Storia

I primi passi

L' osservatorio nasce ufficialmente nel 1983 con la pubblicazione delle prime misure astrometriche di pianetini, ricavate mediante un piccolo telescopio riflettore del diametro di 15 cm, sulle Minor Planet Circulars.


Progetto S.M.P.

Sempre nel 1983 l'Osservatorio aderisce al progetto S.M.P. (Selected Minor Planets) dell'Istituto di Astronomia Teorica di Leningrado (oggi San Pietroburgo).




Questo programma, terminato nel 2000, prevede l'osservazione astrometrica dei 15 pianetini maggiori, dei quali si conosce un' orbita molto accurata, allo scopo di verificare la precisione dell'attuale sistema di coordinate e i campioni di tempo. Per questo programma sono stati selezionati 7 Osservatori che hanno assicurato uno standard di precisione elevato e una buona continuità nel fornire dati.

  • Pulkovo Observatory Russia
  • Lohrmann Institute Dresden, German
  • Fabra Observatory Barcelona, Spain
  • Osservatorio Bassano Italy
  • Bucarest Observatory Romania
  • Chorzow Observatory Poland
  • Nicolaev Observatory Ukraine

L'osservatorio di Bassano Bresciano partecipa a questo programma fin dall'inizio e fornendo dati per tutto il ventennio di durata del questo progetto.


Il frontespizio della pubblicazione annuale dell'Istituto di astronomia Teorica di S.Pietroburgo dove figurano le effemeridi dei pianetini scelti e gli 0sservatori che partecipano al programma.


La pagina (in russo) dove compaiono i nomi degli Osservatori:


La stessa pagina in inglese:


L' INTERNATIONAL HALLEY WATCH

Nel 1985 l'Osservatorio aderisce alla campagna di osservazione della cometa di Halley promossa dal Jet Propulsion Laboratory della NASA. Lo scopo è ottenere precise misure di posizione della cometa, per permettere di correggere la rotta delle numerose sonde spaziali che vi sono dirette. L'orbita di una cometa, infatti, risente di numerose perturbazioni nel passaggio vicino ai pianeti maggiori e al giro di boa intorno al Sole. Questo fa si che la sua orbita vari in continuazione e in maniera a volte imprevedibile. Le sonde spaziali dirette verso la Halley devono essere guidate con una precisione che il solo calcolo orbitale non può assicurare. Perciò il compito degli osservatori terrestri è quello di fornire una serie di precise misure di posizione che permettano alle sonde spaziali, ed in particolare alla sonda Giotto, di eseguire un passaggio ravvicinato preciso e sicuro L'osservatorio fornì 85 misure astrometriche ad alta precisione da metà novembre a metà dicembre 1985 contribuendo al calcolo preciso dell'orbita cometaria.


Lettera del Dr. D.K.Yeomans del Jet Propulsion Laboratory della NASA circa le osservazioni della cometa di Halley inviate dall'Osservatorio di Bassano Bresciano


L'osservatorio

Dal 1982 viene intrapresa la costruzione dell' attuale Osservatorio Astronomico. Si tratta di una struttura completamente autoprogettata ed autocostruita che dopo un lavoro di 7 anni è inaugurato il 29 aprile 1989. Sotto la cupola, al piano superiore, trova posto il telescopio: una struttura del peso di dieci quintali. Le sue ottiche, del diametro di 40 cm, permettono di rilevare oggetti molti deboli anche nel cielo della pianura padana. Al piano terra si trova una stanzetta che ospita le strumentazioni elettroniche di controllo che sin dall'inaugurazione permettonono il puntamento automatico del telescopio e funge da zona di lavoro o di ricevimento degli ospiti. Telescopio e Osservatorio sono completamente autoprogettati , autocostruiti e finanziati in proprio.


Gruppo Italiano Astrometristi

Dopo la costruzione dell'osservatorio la principale attività di ricerca si focalizza sempre di più nell'astrometria dei pianeti minori. Si sviluppa una intensa collaborazione con altri osservatori che operano in questo campo, primo tra tutti l'osservatorio di San Vittore (Bologna) capostipite in Italia nella ricerca di nuovi pianetini. Questa collaborazione sfocia nella costituzione del "Gruppo Italiano Astrometristi", gruppo che si ritrova circa una volta all'anno scambiandosi esperienze, metodologie osservative e software.

Sono qui raccolte le immagini delle partecipazioni a meetings degli aderenti al GIA.


San Giovanni in Persiceto 1990


Verona Aprile 1991


Arcetri Ottobre 1993


Bassano Bresciano Giugno 1994


Farra d'Isonzo Maggio 1995


A Farra d'Isonzo abbiamo avuto il piacere di conoscere il Direttore associato del Minor Planet Center dello Smithsonian Astrophysical Observatory di Cambridge MA - U.S.A., Williams Gareth (al centro)


Cavezzo 2001


Collaborazione con Pino Torinese

Nel 1998 L' Osservatorio Nazionale di Pino Torinese chiese la nostra collaborazione per lo studio del pianetino (216) Kleopatra. Questo è uno degli asteroidi di cui si sospetta che possegga un satellite. Lo scopo della ricerca era di determinarne con precisione il periodo di rotazione in modo da sapere quando, dalla Terra, fosse possibile vedere le due componenti alla massima separazione. Ottenuto questo dato, sarebbe stato possibile programmare un'osservazione del pianetino attraverso il telescopio spaziale, in maniera da fotografare i due componenti.


Con le misure raccolte gli astronomi di Pino Torinese sono in grado di eseguire un primo modello della forma del pianetino


Oggi

Nel corso degli anni si sono apportate continue modifiche e migliorie sia alla parte meccanica che a quella elettronica. Con i lavori eseguiti negli anni 2008-2010 il telescopio è stato dotato un controllore real time che governa il puntamento, il tracking, la cupola e di un software su PC in grado di fotografare, creare carte celesti, ricevere mail ed eseguire script. L'osservatorio è quindi completamente automatizzato e remotizzato. Questo significa che può compiere osservazioni in automatico per tutta la notte senza la presenza di operatori e che può essere comandato a distanza tramite internet. In caso di improvviso maltempo è in grado di mettersi autonomamente in condizione di sicurezza. Dopo un lungo periodo in cui la principale attività di ricerca è stata l'astrometria di pianetini e comete ora ci si dedica principalmente alla fotometria degli asteroidi, ai Gamma ray burst, alla ricerca di Supernovae e allo studio delle stelle variabili.


L'oggetto più lontano fotografato, un evento nei raggi gamma distante 10 miliardi di anni luce


Il software "Polypus" che coordina tutte le attività


Riconoscimenti


Lettera dell'Unione Astrofili Italiani in occasione della scoperta del pianetino 1991 YE


Targa dell'Unione Astrofili Italiani in occasione della scoperta del pianetino 1991 YE


Busta primo giorno commemorativa della scoperta del pianetino 1991YE emessa dal gruppo filatelico di Palazzolo sull'Oglio



Riconoscimento civico "Città di Palazzolo" a Luca Stabla per la scoperta del pianetino 1991 YE.


Premio "Tagliaferri" a Ulisse Quadri per la didattica dell'Astronomia


Targa donata dal reparto di chirurgia dell'Ospedale di Manerbio in occasione della dedica del pianetino "CHIRMAN"